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La Candida Ricorrente e il Bioma Intestinale: Una Connessione Essenziale per la Salute

La candida ricorrente e il bioma intestinale sono strettamente legati. Attraverso il ripristino del bioma si può risolvere il problema della candida. Se il bioma intestinale non è in equilibrio, può contribuire alla persistenza di infezioni come la candida. Il ripristino di un microbioma intestinale sano, dunque, può giocare un ruolo cruciale nel risolvere il problema della candida, una condizione comune che colpisce molte donne.

La candida ricorrente è un problema comune a molte donne: si presenta come prurito, disagio vaginale, perdite. Ne abbiamo parlato in modo più approfondito qui.

Molte delle cure permanenti partono dalla salute dell’intestino e da una buona alimentazione. Approfondiamo questo argomento e vediamo come la salute dell’intestino possa essere un elemento chiave per affrontare efficacemente questa problematica.

L’intestino e il bioma

Negli ultimi anni, la nostra comprensione della candida e della sua relazione con il bioma intestinale è cambiata notevolmente. Per lungo tempo si è pensato che il nostro corpo fosse protetto principalmente dal pH acido nella zona vaginale, un ambiente favorevole alla crescita dei lattobacilli, batteri benefici che contrastano la crescita della candida. Tuttavia, studi più recenti hanno dimostrato che il microbioma vaginale non è un sistema a sé stante, ma è strettamente interconnesso con quello intestinale. In altre parole, un intestino sano è essenziale per mantenere in equilibrio anche la flora vaginale.


La candida, infatti, spesso è presente anche a livello intestinale e, solo attraverso il ripristino di adeguate condizioni di questo efficiente sistema, si può tornare alla normalizzazione e alla risoluzione del problema. 

Non sono più sufficienti solo le terapie sintomatiche che anzi possono solo peggiorare la situazione soprattutto se usate frequentemente e senza un razionale, spesso per autosomministrazione.

candida ricorrente

Candida ricorrente e bioma intestinale: l’alimentazione

L’alimentazione svolge un ruolo cruciale nel mantenimento di un microbioma intestinale sano. Una dieta equilibrata e ricca di fibre, verdura, frutta, e probiotici aiuta a promuovere la crescita di batteri “buoni”, che mantengono sotto controllo la crescita di patogeni come la candida.

L’importanza degli integratori di fermenti lattici e probiotici

Bisogna quindi intervenire in modo più sistematico a partire dall‘alimentazione e dalla normalizzazione del microbioma intestinale attraverso l’integrazione con specifici ceppi di fermenti. Tuttavia, non tutti i probiotici sono efficaci nello stesso modo. Pochi poi sono quelli che riescono ad arrivare alla vagina, se assunti per bocca attraverso l’intestino.

Oppure è utile intervenire con fermenti vaginali da usare prima in modo intensivo per 7-10 giorni e poi da proseguire meno frequentemente per periodi più lunghi.

Occhio a zuccheri e lieviti

Per sconfiggere la candida è utile anche apportare alcune correzioni dietetiche riducendo zuccheri e lieviti, togliendo quindi i nutrienti che permettono alla patologia di crescere e moltiplicarsi. Per questo i soggetti diabetici sono quelli più a rischio di sviluppare questa infezione.

Essendo un fungo, la candida cresce in ambiente umido. È quindi fondamentale vestirsi in modo adeguato da garantire la giusta traspirazione alla zona genitale, evitando abiti troppo attillati e prediligendo fibre naturali come cotone, lino e seta.

L’età non conta

Questa infezione interessa tutte le fasce di età. Nelle bambine spesso è causata da alterazioni dell’ecosistema intestinale. Nelle donne in età fertile può essere facilitata dai rapporti sessuali o dall’assunzione di contraccettivi a dosaggio troppo basso che possono indurre modificazioni nell’ecosistema vaginale simili a quelle tipiche della atrofia post menopausale, con una riduzione della acidità vaginale.

Persino la gravidanza, con i cambiamenti di PH può essere un fattore predisponente allo sviluppo e al mantenimento dell’infezione. Che però non crea di solito problemi alla mamma e al bambino perché difficilmente risale all’utero o alle tube, motivo per cui seppur molto fastidiosa non rappresenta mai un problema per la futura fertilità.

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